RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Celebreremo il 20 luglio difendendo i diritti dei rom

Genova, 30 giugno 2008

Celebreremo il 20 luglio difendendo i diritti dei rom
la manifestazione
Il sindaco annuncia l'iniziativa a Micromega: «Serve una riflessione»

«Serve un momento di riflessione al di fuori di ogni impostazione razzista e persecutoria sui modi migliori di affrontare i temi della sicurezza nel rispetto dei diritti umani e delle minoranze etniche». È la convinzione di Marta Vincenzi. Che aggiunge: «A Genova organizzeremo una riflessione pubblica, intorno al 20 luglio che per la nostra città è una data legata al G8... importante per ricordare, quindi, ma non solo. Genova deve diventare un punto di incontro importante nella definizione del tema dei diritti, di quelli davvero esigibili», è la convinzione del sindaco, espressa durante un colloquio - con l'opinionista Pierfranco Pellizzetti e il sociologo Alessandro Dal Lago - registrato dalla rivista di cultura politica Micromega (l'intero incontro sarà ascoltabile oggi sul sito del Secolo XIX, www.ilsecoloxix.it, e su www.micromega.net). Ma Vincenzi va oltre: «C'è un appello sui Rom che vorrei tutti firmassero. Si chiama "il sonno della ragione genera mostri" e ha già raccolto tante firme. Questa iniziativa darà vita a un'assemblea che si terrà a Roma l'8 luglio. Anche a Genova, però, realizzeremo un momento di riflessione sulla sicurezza, la tutela dei diritti e il rispetto delle minoranze etniche».
Il forum di Micromega era il quinto appuntamento domenicale con il sindaco di Genova. Argomento del giorno: la sicurezza. E Vincenzi ha criticato aspramente il nuovo decreto del governo Berlusconi: «Ci sono due aspetti molto pericolosi. Primo, l'introduzione dell'uso dell'esercito per reati di grave allarme sociale. Secondo, si dà... falsamente... ai sindaci un potere rispetto al reato di clandestinità. Credo che su questi punti l'opposizione dura dovrà farsi sentire, anche se in Parlamento la possibilità di intervenire è molto ridotta. Bisogna anche sviluppare una forte capacità di contrasto culturale nella politica diffusa. A questo proposito il ruolo della cittàè importante. La mia impostazione è fermamente contraria a quella adottata dal Governo».
Il sindaco lancia anche una proposta: «Oltre al patto della sicurezza siglato con la Prefettura, le forze dell'ordine e altre istituzioni, ci vorrebbe un patto di civiltà, di diritti e di legalità». Quindi un appello alla città: «Servono interventi per la sicurezza, ma nel rispetto dei diritti umani. Bisogna fare di più» per aumentare la sensibilità su questi temi, «però la società nella quale viviamo difficilmente si mobilità sui grandi temi. La nostra è una società corta, la domanda è quella molto individuale e mirata all'interesse specifico. Per questo serve una riflessione collettiva e invito gli intellettuali genovesi a intervenire».

FERRUCCIO SANSA